Visualizzazioni totali

giovedì 24 novembre 2011

Marcantonio Bragadin

Tracce dei Bragadin a Venezia

Armi dei Bragadin

Palazzo Bragadin


Facciata rinascimentale (XV-XVI sec.) di palazzo Bragadin su calle del Cafetier con il busto di Marcantonio Bragadin affiancato dallo stemma di famiglia. Il palazzo fu acquistato dai Biguglia nel 1824.

Palazzo Bragadin Carabba, nel sestiere di Cannaregio, subito dopo la seconda corte del Milion.

 

La facciata su rio de S.Lio presenta lo stemma dei Bragadin. Ristrutturato da Michele Sanmicheli nel 1542, fu acquistato dai Carabba nel 1807. In questo palazzo visse Marcantonio Bragadin insieme alla consorte Elisabetta Morosini ed ai suoi sei figli.

Monumento funebre


Si trova nella chiesa dei SS.Giovanni e Paolo. Nel 1596 vi fu riposta in un'urna marmorea la pelle del Bragadin trafugata dall'Arsenale di Costantinopoli da Girolamo Polidoro.
L'impianto architettonico è attribuito a Vincenzo Scamozzi. Il chiaroscuro raffigurante la scena del martirio a Giuseppe Alabardi o a Cosimo Piazza. Il busto del Bragadin è invece opera di un allievo di Alessandro Vittoria.

Opere ispirate al supplizio di Marcantonio Bragadin

Martirio di San Bartolomeo

Questo affresco, che si trova nella chiesa romana dedicata ai santi Nereo e Achilleo, realizzato dal Pomarancio sul finire del XVI sec. e raffigurante il martirio di S.Bartolomeo, richiama in realtà il più recente episodio di cronaca del supplizio del Bragadin. La figura sulla sinistra, avvolta dal turbante ottomano costituisce un chiaro riferimento.


La punizione di Marsia, 1571-1576

Anche questo dipinto di Tiziano che raffigura la punizione di Marsia, il sileno che fu condannato da Apollo ad essere scorticato vivo per aver osato sfidare il dio nell'arte della musica  - una delle ultime opere dell'artista  rinvenuta nello studio alla sua morte (1576) e per la quale non è mai stato individuato un committente - secondo Freedberg (1986) sarebbe stata ispirata dal supplizio inflitto a Marcantonio Bragadin. La tela (212x207 cm.) è oggi conservata nel Palazzo arcivescovile di Kromeritz (Repubblica ceca)  

Nessun commento:

Posta un commento