L'imperatore Romano I Lecapeno
(920-944) la fece costruire come cappella annessa alla sua residenza
privata - oggi completamente scomparsa - nella IX regione di
Costantinopoli, in un luogo non distante dal Mar di Marmara che veniva detto il posto della mirra
(myrelaion) per la vicinanza con il Foro Amastriano dove si vendeva questa essenza, sfruttando le
sostruzioni di un edificio preesistente, successivamente adibito a
cripta funebre per i membri della famiglia imperiale(bodrum=cantina).
Oltre allo stesso imperatore vi furono tumulati altri cinque membri della sua famiglia: la moglie Teodora ed il primogenito Cristoforo (coimperatore dal 921 al 931), il figlio Costantino con la moglie Elena e la figlia Elena, moglie dell'imperatore Costantino VII.
Esternamente le pareti laterali sono scandite da sei lesene rotonde, costruite con appositi mattoni ricurvi. All'interno - che presenta una pianta a croce greca inscritta (è la prima di questo tipo costruita a Costantinopoli) ed un nartece a forcipe (terminante cioè con due absidiole) - durante il periodo turco, le colonne furono sostituite da quattro pilastri e murate le finestre dell'abside. La cupola è quella originale.
Nella cripta, ove un tempo si trovavano le sepolture dei membri della famiglia Lecapeno e che ripete la pianta della chiesa sovrastante, sono ancora visibili i resti di un affresco di epoca paleologa raffigurante una donna inginocchiata e supplicante ai piedi della Vergine che tiene in braccio il bambino.
la rotonda
A 30 m. dalla chiesa in direz. NO si trovano i resti della rotonda su cui l'imperatore aveva costruito il suo palazzo - trasformato in convento poco dopo la sua ascesa al trono. Anche la rotonda su cui si ergeva il palazzo apparteneva ad un edificio preesistente, Lecapeno ne aveva trasformato una parte in cisterna (forma irregolare, circa 30x30 m.) rinforzandone la volta con 71 colonne.
La chiesa fu danneggiata da un incendio durante il sacco crociato del 1204. Abbandonata durante l'occupazione latina, fu restaurata dopo la riconquista bizantina (1261)
La chiesa fu danneggiata da un incendio durante il sacco crociato del 1204. Abbandonata durante l'occupazione latina, fu restaurata dopo la riconquista bizantina (1261)
Fu convertita in moschea intorno al 1500 dal Gran Visir Mesih Pasa ed a lui intitolata.
Nel 1993-94 la cisterna fu ristrutturata e adibita a centro commerciale, la foto mostra gli estradossi delle volte prima che la terrazza fosse ricoperta da un pavimento di marmo.
le volte della cisterna
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