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domenica 20 novembre 2011

Palazzo Acciaiuoli, Atene

Palazzo Acciaiuoli


I Propilei come appaiono attualmente sul versante occidentale dell'Acropoli


Nel 1395 Niccolò da Martoni visita l'Acropoli e sembra che le colonne dei Propilei fossero ancora libere da muratura e che questi funzionassero ancora come porta d'accesso aperta al pubblico.
Nel suo secondo viaggio ad Atene (1446) Ciriaco d'Ancona descrive innanzi tutto la residenza del Duca di Atene, il fiorentino Neri II Acciaiuoli: definisce infatti i Propilei come una straordinaria sede di palazzo (“praecellentis aulae nobilissimum opus”), non riconoscendovi l’antico accesso monumentale al santuario di Atena. Non va però dimenticato che, quando Ciriaco scrive, i Propilei sono interamente racchiusi dalle fortificazioni medievali che costituiscono il palazzo del Duca (che si eleva adesso, con un secondo piano fatto costruire da Nerio II, al di sopra della costruzione antica): l’accesso all’Acropoli non avviene più attraverso la cosiddetta ‘porta Beulé’ (riportata alla luce solo nel XIX secolo dall'archeologo francese Ernest Beulè), ma attraverso uno stretto passaggio tra le imponenti mura innalzate in età medievale, che andavano dal monumento di Agrippa al tempietto di Atena Nike, in prossimità del quale era stata costruita un'alta torre (torre dei Franchi o torre degli Acciaiuoli).


Ricostruzione del Palazzo degli Acciaiuoli con i propilei inglobati nel complesso fortificato

Versante orientale dei propilei liberati dalle superfetazioni di epoca medievale nel XIX secolo.
 
Sulla sinistra, è ancora visibile la torre - era alta circa 26 metri - fatta costruire dagli Acciaiuoli (nota anche come Torre dei Franchi) che fu demolita solo nel 1875. Il Palazzo ducale, che inglobava i Propilei, fu invece demolito già nel 1830.
 
William J. Stillman, 1869
 Alma-Tadema collection, Biblioteca dell'Università di Birmingham.
 
In queste fotografie, che inquadrano il lato orientale della torre, si vede chiaramente l'ingresso posto all'incirca sei metri sopra l'architrave dei Propilei. Al di sotto della porta si notano due mensole in pietra che probabilmente sostenevano una piattaforma lignea da cui scendeva una scala. Alla base della torre si notano infine le linee d'inserzione di un edificio non più esistente che vi fu probabilmente addossato in epoca ottomana.
 
Ippolito Caffi, l'Acropoli, 1843
 
Il versante occidentale dell'acropoli dipinto da Ippolito Caffi.
Dopo la conquista ottomana (1456), la torre fu utilizzata come magazzino del sale e successivamente come prigione. 
 

 

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