Tessalonica (Salonicco)
* Nel 50 S.Paolo visita per la prima volta la città e vi fonda una comunità che crescerà rapidamente. L'apostolo la visiterà una seconda volta nel 57 e indirizzerà ai suoi cittadini due delle sue Lettere.
* 290-311. Galerio stabilisce a Tessalonica la capitale della sua parte d'impero (Prima Tetrarchia)
* Editto di Tessalonica: conosciuto anche come Cunctos populos, venne emesso il 27 febbraio 380 dagli imperatori Teodosio I, Graziano e Valentiniano II (quest'ultimo all'epoca aveva solo nove anni). Il decreto dichiara il credo niceno religione ufficiale dell'impero, proibisce in primo luogo l'arianesimo e secondariamente anche i culti pagani. Per combattere l'eresia si esige da tutti i cristiani la confessione di fede conforme alle deliberazioni del concilio di Nicea. Il testo venne preparato dalla cancelleria di Teodosio I e successivamente venne incluso nel codice Teodosiano da Teodosio II. La nuova legge riconosceva alle due sedi episcopali di Roma e Alessandria d'Egitto il primato in materia di teologia.
*1185. Conquista e saccheggio da parte dei Normanni.
*1204-1224. Presa dai crociati viene data in feudo a Bonifacio di Monferrato.
(1204-1207) Bonifacio di Monferrato. Morì il 4 settembre 1207 in un'imboscata tesagli dai ribelli bulgari mentre rientrava da una spedizione condotta contro di loro sui Monti Rodopi.
(1207-1224) Demetrio di Monferrato, figlio di Bonifacio e della sua seconda moglie Margherita d'Ungheria, che diviene titolare del regno ancora bambino.
(1207-1209) reggente Margherita d'Ungheria.
(1209-1216) reggente Eustachio di Fiandre, fratello dell'imperatore latino di Costantinopoli, Enrico.
(1216-1224) Guglielmo VI di Monferrato. Alla morte dell'imperatore Enrico di Fiandre il suo successore, Pietro de Courtenay, assecondò la volontà della corte tessalonicese e nominò re titolare il fratellastro di Demetrio, Guglielmo VI di Monferrato (figlio di Bonifacio e della sua prima moglie Elena di Busca) che già era succeduto al padre nel marchesato. Demetrio rimase comunque in Oriente fino alla caduta della città.
*1235. Ivan Asen II di Bulgaria soggioga il despotato d'Epiro e rende Tessalonica città vassalla.
*1246. Torna nelle mani dell'Impero niceno.
* Nel 1303 Tessalonica divenne la residenza dell'imperatrice Irene (Violante di Monferrato nota anche come Jolanda), moglie di Andronico II in disaccordo con il marito sull'eredità dei figli.
* Dal 1322 all'anno della sua morte (1340-1343 c.ca) fu governata da Demetrio Paleologo, figlio di Andronico II e Irene, che ebbe il titolo di despota di Tessalonica.
* Nel 1303 Tessalonica divenne la residenza dell'imperatrice Irene (Violante di Monferrato nota anche come Jolanda), moglie di Andronico II in disaccordo con il marito sull'eredità dei figli.
* Dal 1322 all'anno della sua morte (1340-1343 c.ca) fu governata da Demetrio Paleologo, figlio di Andronico II e Irene, che ebbe il titolo di despota di Tessalonica.
* Il governo degli zeloti durante il II periodo della guerra civile (1342-1350)
Il 15 giugno 1341, alla morte di Andronico III, suo figlio Giovanni V aveva nove anni. Giovanni Cantacuzeno, che aveva il titolo di megas domestikos e che aveva di fatto governato durante il regno di Andronico III, avanzò la sua pretesa alla reggenza ma fu estromesso da un colpo di mano organizzato dalla fazione a lui opposta capeggiata dall’imperatrice madre Anna di Savoia, dal patriarca Giovanni Caleca e dal megas dux Alessio Apocauco.
Il 15 giugno 1341, alla morte di Andronico III, suo figlio Giovanni V aveva nove anni. Giovanni Cantacuzeno, che aveva il titolo di megas domestikos e che aveva di fatto governato durante il regno di Andronico III, avanzò la sua pretesa alla reggenza ma fu estromesso da un colpo di mano organizzato dalla fazione a lui opposta capeggiata dall’imperatrice madre Anna di Savoia, dal patriarca Giovanni Caleca e dal megas dux Alessio Apocauco.
Il 26 ottobre 1341, a Didimoteico dove si era riparato, il Cantacuzeno si fece proclamare imperatore con il nome di Giovanni VI.
Al conflitto dinastico fa capo la contrapposizione politico-religiosa tra Esicasti* e antiesicasti, i primi generalmente sostenuti dall'aristocrazia, schierati dalla parte del Cantacuzeno, i secondi, sostenuti dal partito popolare (zeloti), a favore del Paleologo.
*Esicasti: seguaci di una dottrina mistica imperniata sulla visione della luce divina - quella che avvolgeva Gesù durante la Trasfigurazione sul Monte Tabor - attraverso pratiche ascetiche. Capo religioso di questa corrente fu il teologo Gregorio Palamas che fu patriarca di Tessalonica dal 1347 al 1359. (cfr.scheda)
*L’11 giugno 1345 viene ucciso a Costantinopoli Alessio Apocauco. A Tessalonica, suo figlio Giovanni – governatore imperiale – fa uccidere Michele Paleologo – capo degli zeloti – e passa dalla parte del Cantacuzeno. Riorganizzatisi sotto la guida di Andrea Paleologo, figlio del defunto Michele, gli zeloti lo rovesciano e uccidono riprendendo il controllo della città.
*Esicasti: seguaci di una dottrina mistica imperniata sulla visione della luce divina - quella che avvolgeva Gesù durante la Trasfigurazione sul Monte Tabor - attraverso pratiche ascetiche. Capo religioso di questa corrente fu il teologo Gregorio Palamas che fu patriarca di Tessalonica dal 1347 al 1359. (cfr.scheda)
Giovanni VI Cantacuzeno
(a sn. in abiti imperiali, a ds. in abiti monacali)
da Raccolta delle opere teologiche di Giovanni Cantacuzeno
manoscritto miniato, 1370
Biblioteca Nazionale Francese, Parigi
*Nel 1342 gli zeloti, che a Tessalonica
erano fortemente organizzati, insorgono contro l'aristocrazia e
rovesciano il governatore Teodoro Synadenos, schierato dalla parte
di Giovanni Cantacuzeno, costringendo alla fuga lui ed i nobili che
lo avevano sostenuto e confiscandone i beni. Apocauco insedia suo
figlio Giovanni come governatore ma la città viene in realtà
governata dai capi del partito degli zeloti in maniera quasi autonoma
dal potere centrale.
*L’11 giugno 1345 viene ucciso a Costantinopoli Alessio Apocauco. A Tessalonica, suo figlio Giovanni – governatore imperiale – fa uccidere Michele Paleologo – capo degli zeloti – e passa dalla parte del Cantacuzeno. Riorganizzatisi sotto la guida di Andrea Paleologo, figlio del defunto Michele, gli zeloti lo rovesciano e uccidono riprendendo il controllo della città.
*Il 3 febbraio 1347 Giovanni VI entra a Costantinopoli e viene riconosciuto imperatore stabilendo l’accordo con i Paleologi e associando al governo il giovane Giovanni V, a cui viene data in moglie sua figlia Elena Cantacuzena.
*Nel 1349 il governatore Alessio Metochite, alleatosi con l’aritocrazia locale, riesce a esiliare Andrea Paleologo e sollecita l’intervento dell’imperatore (1).
*Nel 1350 Giovanni VI, con Giovanni V Paleologo al fianco, entra in Tessalonica e pone fine al dominio degli zeloti, insediando Gregorio Palamas sul seggio patriarcale (cfr. affresco nella basilica di S.Demetrio) che precedentemente gli zeloti gli avevano impedito di occupare e lasciandovi come governatore Giovanni V (1350-1352).
*Nell’estate del 1351, Giovanni V si accorda col kral serbo Stefan Dusen per cedergli la città. Cantacuzeno invia Anna di Savoia per risolvere la situazione. Questa vi riesce e ottiene in cambio il governo della città (1352-1365).
*Nel novembre del 1354, dopo un periodo di guerra non dichiarata tra i due coimperatori, Giovanni V, con l’appoggio del corsaro genovese Francesco Gattilusio, rientra a Costantinopoli e forza Giovanni VI ad abdicare e a vestire gli abiti monacali. Questi morirà a Mistrà nel 1383.
L’impero all’abdicazione di Giovanni VI
*Agli inizi del 1384 i Turchi stringono d’assedio Tessalonica. Nell’aprile del 1387 la città capitola. Poco prima della resa, Manuele II che la governava, ripara a Lesbo.
*Nel 1403, Emir Solimano, figlio di Bajazet I, in guerra con gli altri eredi, necessitando del riconoscimento dell'imperatore bizantino Manuele II, gli restituisce tra l'altro Tessalonica. Nello stesso anno l'imperatore concesse al nipote Giovanni VII il despotato della città che questi tenne fino alla morte nel 1408.
*Alla morte di Giovanni, Manuele II nominò despota di Tessalonica suo figlio Andronico di soli otto anni, ponendolo sotto la tutela di Demetrio Laskaris Leontaris che già aveva ricoperto la carica di comandante militare della città durante il despotato di Giovanni VII.
Andronico Paleologo, ultimo despota di Tessalonica (1408-1423)
(1408)
Museo Louvre, Parigi
* Nel giugno del 1422 Murad II assedia Tessalonica.
* Nell’estate del 1423 il despota Andronico Paleologo, ammalatosi di lebbra e rendendosi conto di non poter più difendere la città, la cede ai veneziani.
Il 14 settembre 1423 le truppe veneziane entrano in città e innalzano sulle torri lo stendardo di S.Marco. Il comando è affidato a Pietro Loredan.
* Il 29 marzo 1430 Murad II conquista Tessalonica.
* Fra il 1720 e il 1750 ci fu una forte emigrazione ebraica dalla città di Livorno, in cui gli ebrei spagnoli si erano rifugiati in seguito a persecuzioni. Arrivarono a Tessalonica da uomini liberi, e, grazie alle esenzioni fiscali e alle facilitazioni concesse loro da Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana, offrirono alla città le loro conoscenze ed esperienze, aprendo laboratori di manufatti inesistenti sul mercato greco (es. mattonelle, articoli igienici, stufe) e costruirono depositi per i materiali da esportare, per i prodotti importati, oltre a case di commercio, ed agenzie per il trasporto marittimo. La loro origine italiana risultava chiara dai cognomi e dalle denominazioni delle sinagoghe nelle quali si riunivano.
* Nel 1912 la città torna sotto la sovranità greca.
Note:
(1) Alessio Metochite, figlio di Teodoro, l'influente gran logoteta di Andronico II, era il leader dell'ala moderata del movimento zelota che alla fine era riuscita a prevalere su quella radicale guidata da Andrea Paleologo. Mentre la città era assediata dall'esercito serbo di Stefan Dusen, prese la decisione di richiedere l'intervento dell'imperatore, sospettando che alcuni esponenti dell'ala radicale stessero accordandosi con il kral serbo per consegnargli la città.
Note:
(1) Alessio Metochite, figlio di Teodoro, l'influente gran logoteta di Andronico II, era il leader dell'ala moderata del movimento zelota che alla fine era riuscita a prevalere su quella radicale guidata da Andrea Paleologo. Mentre la città era assediata dall'esercito serbo di Stefan Dusen, prese la decisione di richiedere l'intervento dell'imperatore, sospettando che alcuni esponenti dell'ala radicale stessero accordandosi con il kral serbo per consegnargli la città.
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