La dedica attuale è del tutto arbitraria e le fu data soltanto nel 1921, nel momento della sua riconversione al culto ortodosso. In un testo del IX sec. è invece nominata come katholikon del monastero di Latomou che venne nell'occasione ridedicato al Salvatore a seguito del miracoloso ritrovamento del mosaico absidale. Il termine Latomou fa probabilmente riferimento alle cave di pietra (latomie) che una volta esistevano nelle vicinanze.
Abside
Fondazione: Secondo una leggenda la figlia dell'imperatore Massimiano (285-305; 307-308), Teodora, convertitasi al cristianesimo, chiese al padre di costruirle un edificio termale che intendeva in realtà adibire a luogo di culto, a questo fine fece realizzare il mosaico absidale che successivamente fece ricoprire per allontanare i sospetti della madre. Un'inscrizione alla base del mosaico celebra effettivamente la committenza di un'anonima donatrice. Il mosaico - ricoperto d'intonaco probabilmente durante il periodo iconoclasta - fu miracolosamente riscoperto durante il regno di Leone V (813-820) e la chiesa - come già detto - dedicata al Salvatore che vi è raffigurato. Durante la dominazione ottomana il mosaico fu nuovamente ricoperto e rinvenuto soltanto nel 1912.
Architettura: Originariamente si presentava a pianta quadrata con quattro cappelle voltate a vela ai quattro angoli e un abside sul lato est a formare una croce greca inscritta. La facciata ovest è andata completamente perduta probabilmente quando la chiesa fu trasformata in moschea (XVI sec. circa).
Mosaico del catino absidale: raffigura l'Ascensione con il Cristo giovane, la mano destra levata come i trionfatori romani, seduto su un arcobaleno al centro di una gloria circondata dai simboli dei quattro evangelisti. Ai suoi piedi sgorgano i quattro fiumi del Paradiso che confluiscono nel Giordano, la cui personificazione è visibile sulla sinistra. I due personaggi che assistono all'Ascensione sono probabilmente Ezechiele o Isaia a sinistra e Abacuc a destra.
La continuazione della tradizione ellenistica è fortemente attestata da questo mosaico absidale che raffigura una visione teofanica: sulla sinistra, Ezechiele, in mezzo a un paesaggio montuoso eseguito con stile impressionista, non osa quasi volgere lo sguardo verso la visione divina; l’altro profeta, a destra, siede in atteggiamento profondamente meditativo, con un libro aperto sulle ginocchia. In primo piano scorrono i Quattro fiumi del Paradiso, dove nuotano alcuni pesci e dove s’intravede anche il torso nudo di una divinità fluviale.
La figura del Cristo, diversa dalla figura del Buon Pastore del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, presenta diversi punti di contatto con il Cristo docente tra gli Apostoli della cappella di S.Aquilino nella chiesa milanese di San Lorenzo: in primo luogo la forte caratterizzazione fisionomica, seppure ancora segnata da un’estetica trascendentale. Anche il paesaggio non manca di realismo e ricorda il mosaico del Buon Pastore del Mausoleo di Galla Placidia, sia per la conformazione delle rocce, sia per le superfici che si sovrappongono le une sulle altre creando così un senso di profondità spaziale.
Come quello realizzato nella Rotonda di San Giorgio, anche questo mosaico è ancora d’ispirazione antica, tale da ricordare i modelli ellenistici.
Come quello realizzato nella Rotonda di San Giorgio, anche questo mosaico è ancora d’ispirazione antica, tale da ricordare i modelli ellenistici.
Affreschi della volta meridionale: risalgono all'incirca alla metà del XII sec. Rimangono solo tracce della Presentazione di Gesù al Tempio e della Transfigurazione. Al di sopra di queste, ben conservate, scene della Natività e del Battesimo di Cristo.
a. Natività: la scena è dominata dalla figura della Vergine reclinata con, in basso e a sinistra, San Giuseppe seduto in disparte su una sella assorto e pensieroso in disparte (cfr. analoga scena in S.Salvatore in Chora, XIV sec.).
S.Giuseppe
Nella scena del bagno del bambino si vede la levatrice con le maniche arrotolate coadiuvata da Salomè.
Il bagno del Bambino (Salomè)
b. Battesimo di Cristo: al centro la figura svestita del Cristo, sulla sinistra la figura ascetica di S.Giovanni Battista e a destra in contrappunto la figura sontuosamente vestita di un angelo.
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