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sabato 1 settembre 2012

San Nicola di Rhodia

San Nicola di Rhodia (Agios Nikolaos tis Rhodias)
alla fine del villaggio di Kirkizates a 4 km da Arta.

facciata occidentale

E' detta San Nicola di Rhodia perchè dipendeva un tempo dal monastero della Panagia di Rhodia che si trova nei pressi del villaggio di Vigla. La chiesa rimase interrata per la gran parte fino al 1959 e compare per la prima volta nelle fonti scritte soltanto nel 1884.


La pianta è del tipo a croce greca iscritta a due colonne. La facciata orientale presenta un abside aggettante a tre lati mentre prothesis e diakonikon sono contenuti nello spessore della muratura.
Il naos è preceduto da nartece che presenta due volte a botte laterali intersecate da una centrale ortogonale che s'innalza al di sopra del livello del tetto. I bracci della croce sono voltati a botte mentre la cupola s'imposta su un tamburo ottagonale sostenuto ad ovest dalle due colonne e ad est dai muri che separano il bema dai pastoforia.
L'articolazione delle mura perimetrali e l'impostazione della cupola propendono per una datazione ai primi del XIII secolo, opera di maestrenze provenienti dalla Grecia meridionale.


La parte superiore della muratura mostra ad esempio su tre lati un'ampia fascia decorativa di mattoni disposti a meandro, che ritroviamo anche nella parte superiore dell'abside, che appare molto simile a quella della Dormizione della Vergine a Merbaka nel Peloponneso.
La cupola è traforata da quattro bifore.

In epoca più tarda la chiesa fu circondata su tre lati da un deambulatorio di cui oggi sono visibili solo le fondazioni.

Affreschi:
sono coevi alla fondazione della chiesa (primi del XIII secolo)

Abside:
Nel catino absidale, la Vergine platytera. Al di sotto il clero celebrante e sotto la finestra il mandylion. Sulle pareti del bema, meglio conservata, la Comunione degli Apostoli. Nella volta, L'Ascensione. Sui pilastri orientali, l'Annunciazione.

Abside

La Comunione degli Apostoli, parete settentrionale del bema

Prothesis: nel catino, la figura dell'Arcangelo Michele molto danneggiata; nella lunetta sovrastante la Presentazione di Maria al Tempio. In questa scena Maria è dipinta anche seduta sulla destra mentre riceve il cibo offerto dall'angelo (E Maria viveva nel tempio del Signore come una colomba e riceveva il cibo dalla mano di un angelo, Protovangelo di Giacomo, VIII, 1). Sulla sinistra, sullo sfondo, si nota invece un alto edificio con una decorazione pseudocufica.

Presentazione di Maria al tempio

Diakonikon: nel catino l'Arcangelo Gabriele, sopra di lui il Cristo raffigurato come l'Antico dei Giorni (la raffigurazione del Cristo come un uomo anziano, con barba e capelli bianchi, simboleggia nell'iconografia bizantina la sua eternità)

L'Antico dei Giorni

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