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domenica 5 ottobre 2025

Il tempio di Atena (attuale cattedrale di Siracusa)

Il tempio di Atena (attuale cattedrale di Siracusa)


Planimetria dell'Athenaion

Il nucleo originario della cattedrale di Siracusa è rappresentato dall'Athenaion, il tempio in onore di Atena fatto erigere nel 480 a.C da Gelone, il primo tiranno di Siracusa (485-478), per celebrare la vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Imera. Il tempio era un periptero esastilo con quattordici colonne di ordine dorico sul lato lungo e sei su quello corto che poggiavano su un imponente stilobate a tre gradini. La cella della divinità – probabilmente priva di tetto (ipetrale) – era preceduta da pronao e seguita da opistodomo, i cui ingressi erano entrambi definiti da due colonne.

Planimetria della chiesa bizantina

Dopo la conquista bizantina di Siracusa (535) il tempio fu convertito in chiesa cristiana. Furono murati gli intercolumnii (come ancora oggi è possibile notare), mentre nei muri più interni della antica cella furono aperti 8 archi per lato, in modo da realizzare un edificio a tre navate ciascuna conclusa da un'abside sul fondo. Furono anche eliminati i muri che dividevano il vano posteriore (opistodomo) dalla cella e questa dal pronao. Oltracciò venne rovesciato l'orientamento dell'edificio, sì che l'ingresso attuale corrisponde a quella che era la parte posteriore del tempio pagano.

Retrofacciata

Da notare le due colonne del tempio di Atena che introducevano all'opistodomo e che oggi fiancheggiano l'ingresso principale della chiesa.

Navata centrale. 

Si osservano le archeggiature aperte nelle pareti della cella per formare la pianta basilicale a tre navate della chiesa. Più in alto le finestre aperte in epoca normanna. Nel mezzo corre la scritta in lettere di bronzo:“ECCLESIA SYRACUSANA PRIMA DIVI PETRI FILIA ET PRIMA POST ANTIOCHENAM CHRISTO DICATA”, che ricorda il diploma del 1517 con cui il pontefice Leone X riconobbe la "chiesa siracusana prima figlia di Pietro e seconda ad essere dedicata al Cristo dopo quella di Antiochia".

Attualmente all'esterno, restano visibili, sul fianco sinistro della cattedrale che affaccia su via Minerva, alcune colonne originarie con lo stilobate sul quale esse poggiavano, mentre all'interno sono altresì ben visibili 9 colonne del lato destro del periptero e le due antistanti la cella visibili nel corpo della retrofacciata.

Il lato della cattedrale che prospetta su via Minerva

Nel 640 San Zosimo, allora vescovo di Siracusa, dedicò la chiesa alla Natività di Maria e vi trasferì la cattedrale dall’antica sede di S. Giovanni alle catacombe.
Dopo la conquista araba (878) la chiesa fu saccheggiata e convertita in moschea. Venne restituita al culto cristiano dopo l'avvento dei Normanni che intrapresero anche
consistenti lavori di restauro elevando i muri della navata centrale e aprendo una serie di finestre strambate nella muratura bizantina. Fu inoltre realizzata una nuova facciata e eretta la torre campanaria.
Il terremoto del 1693 danneggiò gravemente la chiesa determinando il crollo del campanile (che non fu più ricostruito) e quello della facciata che venne ricostruita in stile barocco su progetto dell'architetto Andrea Palma tra il 1728 ed il 1753.