Visualizzazioni totali

martedì 17 gennaio 2017

Chiesa di Sant'Ilario a Porta Aurea, Benevento

Chiesa di Sant'Ilario a Porta Aurea, Benevento


L'ecclesia vocabolo Sancti Ylari presente nelle fonti documentarie a partire dal XII sec., anche se da scavi effettuati se ne può far risalire la costruzione al VII-VIII sec. d.C., è nota con il nome di Sant’Ilario a Port’Aurea perché edificata nei pressi dell’Arco diTraiano, divenuto in epoca longobarda porta "aurea" della città dopo essere stato incorporato nella nuova cinta muraria.
I resti di un ampio complesso edilizio d’età imperiale (II secolo d.C.) sono le testimonianze della principale preesistenza archeologica, i vani finora messi in luce, edificati su un terrapieno artificiale, si articolavano in tre corridoi di comunicazione, probabilmente in origine anche provvisti di scale, disposti attorno ad un ampio vano sostruttivo rettangolare sul quale oggi poggia la chiesa.

Angolo NE
In primo piano si notano i resti del compleso edilizio del II secolo.

In età tardoantica il complesso architettonico d’epoca imperiale fu abbandonato e sepolto sotto uno spesso strato di terreno di riporto. Solo una parte degli antichi ambienti fu recuperata e inglobata in nuove strutture murarie, e la massiccia costruzione posta sotto l’angolo nord-est della chiesa (vicino all’abside) ne suggerisce una sua eventuale funzione di carattere militare o comunque difensiva.

Facciata occidentale

Lo sviluppo architettonico della chiesa segue geometrie essenziali, scandite all'esterno da sei volumi (abside, aula, tiburi sfalsati, tetti a padiglione) e all'interno da pilastri ed archi che partiscono l'aula in due campate leggermente disuguali ed offrono un robusto sostegno a due cupole emisferiche allineate sull'asse longitudinale.

L'ingresso murato lungo la parete sud.
Negli stipiti e sull'angolo SO dell'edificio si nota l'impiego di materiali di recupero con funzioni decorative. Alla base si notano invece le sepolture di epoca altomedioevale.

La muratura dell’edificio è realizzata in opus incertum, con impiego di materiali di risulta sia come rinforzi negli angoli, sia con funzione decorativa com’è possibile osservare sulla parete meridionale - dove si trova anche un ingresso murato -  e nei pressi della porta d'ingresso sulla facciata ovest.

Pianta del complesso monastico
Legenda: cp=cisterne e pozzi; P=portici; in neretto le strutturie murarie più antiche

Alla chiesa fu successivamente aggiunto un convento, il Monasterium Sancti Ylari citato in fonti
documentarie dal 1148 e pur non precisandone l’esatta cronologia di fondazione, le indagini
archeologiche più recenti hanno posto in luce la quasi totalità degli ambienti monastici. Degne di nota sono le numerose cisterne e i pozzi per la captazione dell’acqua, evidentemente connessi agli usi agricoli.
Soprattutto lungo il lato meridionale della chiesa si notano addossate una serie di sepolture che risalgono al XIII-XIV sec.

Fortemente danneggiata dal terremoto del 1688, fu sconsacrata prima del 1712 (come risulta da un documento datato 1713) ed adibita a casa colonica.


Nessun commento:

Posta un commento