Chiesa di S.Donato, Zara
La chiesa di San Donato (Sveti Donat), originariamente dedicata alla SS.Trinità (a cui probabilmente alludono le tre absidi), assunse la denominazione attuale solo nel XV sec., è uno dei più illustri monumenti bizantini della Dalmazia.
Costruita all'inizio del secolo IX direttamente sul selciato del foro romano, è un solenne edificio a pianta circolare con tre caratteristiche absidi radiate che fu probabilmente modellato sulla Basilica di San Vitale di Ravenna. Scrive il Lavagnino: “Si collega direttamente all'arte ravennate ... probabilmente edificata tra l’801 e l’804. La bella costruzione, che ha giro giro un deambulatorio sostenuto da forti pilastri, matroneo, e tre absidi all'esterno archeggiate, ha vivissimi punti di contatto con quelle di S. Vitale di Ravenna”
Le prime menzioni della chiesa risalgono al 949 circa, mentre verso il secolo XII cominciò ad essere chiamata col nome del suo fondatore, il vescovo Donato.
Rimaneggiata nei secoli XVII e XIX, ha subito nei secoli mutevoli destinazioni d'uso: durante le guerre tra Venezia e l'Impero Ottomano e nel periodo 1798-1887 venne adibito a magazzino militare, mentre nel periodo italiano fu sede del Museo Archeologico; oggi è un auditorium apprezzato per la sua acustica ed ospita svariate serate musicali.
L'esterno è pressoché privo di aperture ed i muri perimetrali sono rafforzati da lesene che formano delle altissime arcatelle cieche.
Lo spazio interno è invece diviso tra un deambulatorio coperto da volte a botte, che sorreggono i matronei, ed una cella circolare, sulla quale si leva il tamburo della cupola, alta 27 metri. La chiesa è molto alta rispetto al diametro del cilindro per cui si ha l'impressione di entrare in un pozzo.
Il pavimento è formato da pietroni rettangolari con andamento obliquo rispetto all'asse della chiesa: si tratta del lastricato romano del foro, sul quale sono stati poggiati direttamente i muri portanti della chiesa.
Per la costruzione di San Donato vennero parimenti impiegati frammenti architettonici romani tra cui le colonne poste all'entrata delle absidi (trabeazioni, lapidi, colonne).
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