Al IX miglio e sul lato destro della
Via Appia, circa 500 m. a sud dell'incrocio con via Fioranello, si
trovano i resti di un grande mausoleo in opera laterizia
originariamente rivestito in marmo. Il monumento è costituito da un
basamento rotondo di circa 13 m, su cui poggia un tamburo circolare a
due piani scandito da una serie di nicchie e coperto a cupola.
La pianta dell’edificio è particolare: il piano inferiore consiste in un corridoio centrale che interseca due ambienti rettangolari che terminano con un'abside semicircolare.
Il piano superiore mostra invece una serie di grandi
absidi semicircolari alternate a absidi rettangolari. Intorno al
corpo centrale correva un colonnato anulare, di cui si ha
testimonianza dai frammenti marmorei rinvenuti e da un’incisione
seicentesca, che riproduce 18 colonne corinzie di grandi dimensioni.
Poiché da un passo dell’Epitome de Caesaribus
(1) è noto che Gallieno fu sepolto al IX miglio della Via
Appia, è comunemente accettato che questo mausoleo sia da
identificarsi con quello dell’imperatore morto nel 268 (2).
Note:La pianta dell’edificio è particolare: il piano inferiore consiste in un corridoio centrale che interseca due ambienti rettangolari che terminano con un'abside semicircolare.
Il corridoio centrale. Sul pavimento uno dei capitelli delle colonne che ornavavano l'edificio
L'ambiente absidato di destra
L'edificio prima dei restauri
fotografia del 1892-1896
(1) Opera storica redatta da un autore
anonimo sul finire del IV secolo. Contiene una breve descrizione dei
regni da Ottaviano Augusto (27 a.C-14) a Teodosio I (379-395).
Gallieno
Museo Nazionale Romano, Roma
(2) Publio Licinio Egnazio Gallieno salì al potere insieme al padre Valeriano nel 253 e quando questi fu catturato dai Sasanidi (260) rimase l'unico imperatore fino al 268, quando cinquantenne fu probabilmente assassinato da una congiura (secondo altri morì invece a seguito di una ferita riportata in battaglia). Fu divinizzato dal Senato per volontà del suo successore Claudio II il Gotico.
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