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domenica 5 febbraio 2017

Chiesa del SS.Salvatore, Benevento

Chiesa del SS.Salvatore, Benevento
in via Stefano Borgia, per la visita chiedere alla chiesa di Santa Sofia


La chiesa del Santissimo Salvatore, nonostante il suo aspetto barocco, è una delle più antiche chiese di Benevento. Anticamente denominata “Ecclesia S. Salvatoris de Porta Somma”, venne fondata in età longobarda, come testimonia un documento, datato 22 febbraio 926, in cui si fa riferimento al “monasterio Domini Salvatoris”.
Scavi archeologici eseguiti tra 1997 e 1999 hanno messo in luce, oltre alle fasi longobarde, resti di un edificio sacro precedente, databile al VII secolo, poi sostituito dall’impianto del secolo VIII-IX, ed una serie di sepolture (1). Inizialmente la chiesa doveva avere una pianta quadrangolare con due absidi.
Diversi elementi di spoglio (colonne, capitelli, epigrafi di epoca romana) e l’antica porta in corrispondenza della navata sinistra testimoniano le prime fasi costruttive della chiesa.
 
 
La colonna di spoglio reimpiegata nell'angolo sinistro della facciata, a destra, murato, l'antico ingresso della chiesa.
 
Nel 1161 la chiesa del Salvatore fu restaurata e riconsacrata dall’arcivescovo Enrico. A tale intervento sono ascrivibili alcuni archi a sesto acuto, ancora visibili all’interno ed il portale di accesso alla chiesa ancora in parte visibile nella facciata.
 

Nel 1650 furono aggiunti l’altare maggiore e la navata destra. In seguito al terremoto del 5 giugno 1688, il Vescovo Vincenzo Maria Orsini (il futuro papa Benedetto XIII), fece realizzare il pronao in facciata e internamente, fece coprire la capriata lignea da una volta incannucciata, obliterando le due absidi.


Note:

(1) Attreverso delle aperture praticate nel pavimento della chiesa, sono attualmente visibili due sepolture a logette, l'una singola, l'altra bisoma.

La tomba bisoma

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