Bertrandon de la Broquière nacque
presumibilmente alla fine del XIV secolo in un paesino alle falde dei
Pirenei francesi – La Broquière – in una famiglia appartenente
alla nobiltà locale.
Nel 1421 entrò al servizio del duca di
Borgogna Filippo il Buono (1419-1467) con il titolo di écuyer
tranchant (il nobile incaricato
di tagliare la carne durante i banchetti ufficiali) divenendo due
anni dopo premier écuyer tranchant. Nel febbraio del 1432 partì da Gand, dove di trovava la corte del duca, per intraprendere un lungo viaggio in Oriente. Imbarcatosi l'8 maggio a Venezia, insieme ad un gruppo di pellegrini diretti in Terrasanta, raggiunse Jaffa dopo aver fatto scalo a Corfu, Creta, Rodi e Cipro.
Dopo aver visitato Gerusalemme ed altri luogi santi della Palestina, si recò a Damasco dove si aggregò ad una carovana diretta a Bursa, la prima capitale dell'impero ottomano, che raggiunse dopo aver attraversato tutta l'Asia Minore. Da qui si recò a Costantinopoli che lasciò nel gennaio del 1433 per tornare in patria via terra attraversando Bulgaria, Ungheria, Austria e Germania.
L'assedio di Costantinopoli
una delle sei miniature realizzate da Jean Le Tavernier per l'edizione di lusso del Voyage d'Outre-Mer donata al duca Filippo nel 1457.
Biblioteca Nazionale Francese, Parigi
Per tutta la durata
del suo viaggio Bertrandon de la Broquière non viene mai accolto o
accompagnato da personalità dell'amministrazione ottomana, né gli
vengono mai tributati gli onori usualmente riservati agli
ambasciatori ufficiali. Sembra comunque viaggiare su incarico del
duca di Borgogna con compiti di intelligence al fine di raccogliere
informazioni militari in vista di una ipotetica, quanto improbabile,
crociata contro i Turchi (1).
A Costantinopoli incontra Bernard Carmer, un mercante catalano già conosciuto a Bruges , che lo ospita per tutta la durata del suo soggiorno.
A Pera incontra invece ed
entra in rapporti confidenziali con Benedetto Folchi da Forlì,
ambasciatore del duca di Milano Filippo Maria Visconti, accreditato
sia presso l'imperatore bizantino che presso il sultano, ed
incaricato di trattare la pace tra quest'ultimo ed il nuovo alleato
del duca, l'imperatore del Sacro Romano Impero Sigismondo di
Lussemburgo. Il gentiluomo borgonone si aggrega di fatto alla
delegazione milanese che lascia Costantinopoli il 18 gennaio diretta ad Adrianopoli, dove Benedetto Folchi
incontra il sultano Murad II senza conseguire i risultati sperati, e
quindi attraverso la Bulgaria, la Serbia e l'Ungheria dove a Buda si separò dai suoi occasionali compagni di viaggio.
A Costantinopoli incontra Bernard Carmer, un mercante catalano già conosciuto a Bruges , che lo ospita per tutta la durata del suo soggiorno.
Il racconto del suo viaggio, Le Voyage d'Outre-Mer, redatto soltanto molti anni dopo il suo ritorno in patria (1455-1457) su richiesta del duca e sulla base degli appunti che gli aveva già consegnato, è quindi composto come una sorta di relazione al suo signore.
Bertrandon de la Broquière morì a Lille nel 1459.
Il testo completo del Voyage d'Outre-Mer è consultabile qui.
Note:
(1) Anche la grande disponibilità di denaro di cui sembra poter costantemente usufuire e che traspare in vari passi del suo resoconto di viaggio, depone nel qualificarlo come una missione svolta su incarico del duca più che un pellegrinaggio privato.
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