Per raggiungerla: da Nicosia si prende la A1, poi l'uscita per Potamia e si seguono le indicazioni per Agios Sozomenos.
Presenta una pianta a tre navate ed è di difficile datazione.
Gli ornamenti delle porte ovest e sud e le archeggiature richiamano il primo gotico francese (XIII sec) mentre i profili delle basi dei pilastri e dei piedritti e le modanature che inquadrano le porte sembrano piuttosto di epoca veneziana. Tra l'altro non sembra essere mai stata terminata.
Gli ornamenti delle porte ovest e sud e le archeggiature richiamano il primo gotico francese (XIII sec) mentre i profili delle basi dei pilastri e dei piedritti e le modanature che inquadrano le porte sembrano piuttosto di epoca veneziana. Tra l'altro non sembra essere mai stata terminata.
lato occidentale
particolare della porta occidentale
L'ipotesi più probabile è che sia stata costruita nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, in uno stile che riecheggiava il gotico dell'età dei Lusignano. E’ praticamente l’unico esempio di chiesa gotica inserita in un contesto rurale presente a Cipro.
Il feudo di Potamia fu acquisito dall'influente famiglia greco cipriota dei Sinclitico nel 1521 e nella parete meridionale spicca l'allestimento di due grandi tombe ad arcosolio decorate con colonne e modanature, il che lascia pensare ad una destinazione della chiesa a cappella funebre di famiglia.
Il feudo di Potamia fu acquisito dall'influente famiglia greco cipriota dei Sinclitico nel 1521 e nella parete meridionale spicca l'allestimento di due grandi tombe ad arcosolio decorate con colonne e modanature, il che lascia pensare ad una destinazione della chiesa a cappella funebre di famiglia.
Il villaggio di Agios Sozomenos, dove si trova la chiesa, è stato definitivamente abbandonato dopo la guerra del 1964.
lato settentrionale
Torre di avvistamento (o posto di blocco) sulla spiaggia di Kiti.
Francesco Priuli, primo governatore veneziano di Cipro, dopo l’abdicazione di Caterina Cornaro (1488) vendette alcuni feudi alle famiglie più abbienti. Quello di Kiti fu ceduto a Ercole Podocataro, che assunse il titolo di barone di Kiti (La Quaid).
La torre presenta proporzioni quadrate, un machicolio sprovvisto di decorazioni che ne circonda la sommità e una forte inclinazione del muro nella parte inferiore e assomiglia alle torri di avvistamento costruite in questo periodo lungo le coste del regno di Napoli. L’unico ingresso è la porta che introduce al piano superiore. All’interno della torre una scala lungo il muro ovest conduce al tetto. Sotto il pianoterra si trova un’ampia cisterna voltata a botte. La parte inferiore, le cui pietre erano state ampiamente asportate è stata restaurata nel 1911.
Il listello sopra la porta è diviso in tre settori: al centro è scolpito il leone di S.Marco che impugna la spada, a destra uno scudo con una banda che corre da sinistra a destra e a sinistra uno scudo con un bucranio e tre mezzelune.
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