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martedì 17 aprile 2012

Chiesa dell'Evangelistria, Mistrà

Chiesa dell'Evangelistria (Annunciazione)


Le sue dimensioni ridotte fanno pensare ad una chiesa cimiteriale ma è la sola chiesa di Mistrà a non essere ricordata in alcun modo nelle fonti scritte. Dedicata alla Vergine "annunciata" (evangelistria) come la Peribleptos e Santa Sofia è del tipo a due colonne con nartece, abside e pastoforia.
L'esterno appare poco decorato, le alte absidi non hanno neppure la consueta cornice di mattoni disposti a dente di sega. La muratura a castone è limitata alla facciata absidale, ai bracci nord e sud della croce ed al tamburo ottagonale della cupola, che appare forato da quattro finestre centinate che si alternano ad altrettante nicchie. Le finestre sono sormontate da archi doppi sostenuti da colonnette, la maggior parte delle quali oggi mancano.


Il timpano del lato nord presenta una finestra bifora circondata da una ricca cornice in mattoni. Nella parte inferiore del lato settentrionale si aprivano due porte, una delle quali oggi tamponata, l'architrave – troppo corta rispetto alla mostra della porta – presenta un'intaglio molto simile a quello dell'iconostasi e probabilmente proviene dalla protesis o dal diakonikon.


Sul lato meridionale la chiesa era fiancheggiata da un piccolo portico a due arcate.
Il timpano di un'arcata doppia con una ricca decorazione in mattoni è conservato sul muro occidentale del cortile della chiesa ma ad un livello nettamente inferiore: è probabilmente quanto rimane di un secondo portico che correva lungo il lato occidentale.

 
Come nell'Aphendikò il nartece è sormontato da un matroneo.

Gli scarsi resti di affreschi non permettono di ricostruire dettagliatamente il programma iconografico.

Cupola:

 
Al vertice della cupola è raffigurato il Cristo Pantokrator, più in basso si dispongono alcuni angeli sotto un portico ad archi ogivali trilobati di stile tardo gotico. Nei pennacchi, i quattro evangelisti.
 
Abside:
Sulla parete absidale al centro l'Agnus Dei, al di sopra del quale è raffigurata la Comunione degli Apostoli. Nel catino la Vergine in trono tra due angeli e, nella vota del bema, l'Ascensione.
 
 
Nell'insieme la fondazione dell'edificio è molto più probabilmente riconducibile agli inizi del XV secolo che non alla fine del XIV, proprio perchè la sua costruzione meno curata ed il tratto “provinciale” delle sue pitture sembrano indicare un periodo in cui si imitano modelli precedenti senza raggiungerne la bellezza.


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