Il giullare detective Theophilos indaga su una morte sospetta nel quartiere veneziano negli ultimi giorni del regno di Alessio III Angelo.
Personaggi storici che compaiono nel
romanzo:
Alessio III Angelo: l'8 aprile
1195, mentre il fratello minore, l'imperatore Isacco II Angelo
era impegnato in una battuta di caccia lontano dalla capitale,
Alessio Angelo si fece proclamare imperatore dalle truppe con il nome
di Alessio III, contando sul sostegno della propria moglie, Eufrosine
Doukaina Kamatera e della sua rete di relazioni. Alessio catturò
Isacco a Stagira, in Macedonia, e lo fece accecare e imprigionare a
Costantinopoli.
Euphrosyne
Doukaina Kamatera:
figlia di
Andronico
Doukas Kamateros, un alto ufficiale che durante il regno di Manuele I
Comneno (1143-1180) ricoprì le cariche di eparca di Costantinopoli e
mega drongario e fu insignito del titolo di pansebastos, sposò nel
1169 il futuro imperatore Alessio III Angelo da cui ebbe tre figlie:
Irene, Anna ed Eudocia. (cfr. anche scheda)
Michele Stryphnos:
comandante in capo della marina imperiale (megadux) è il
marito della sorella di Eufrosine, Teodora (quindi cognato di
Alessio).
Teodoro Lascaris:
generale dell'esercito nonchè
futuro imperatore niceno (1208-1222), è il secondo
marito di Anna Angelina (quindi
genero di Alessio) che sposò agli inizi del 1199 (1).
Teodoro I Lascaris
miniatura tratta dal Codice gr.122
Biblioteca Estense di Modena (2)
Eudocia
Angelina: sposò in prime nozze, durante il regno dello
zio Isacco II, Stefano di Serbia, il futuro primo re di Serbia
(1217-1228), per sugellare la pace serbo-bizantina (1191). Accusata
di adulterio fu ripudiata nel 1201-1202 e fece ritorno a
Costantinopoli dove il 1 aprile del 1204 sposò in seconde nozze
Alessio V Ducas Murzuflo (8 febbraio-12 aprile 1204). Alla morte di questi, sposò in terze nozze Leone Sgouros, arconte di Nauplia.
Costantino Philoxenites:
l'eunuco che era a capo del Tesoro imperiale.
Costantino
Tornikes, eparca di Costantinopoli quando, nel tardo 1198 o agli
inizi del 1199 scoppiò la rivolta popolare contro il comandante
delle carceri cittadine - Giovanni Lagos - che fu repressa nel sangue. Alla morte del
padre Demetrio (1202) gli subentrò nella carica di logothetes tou
dromou (ministro degli Esteri) per essere poi sostituito dopo un
paio d'anni da Niceta Coniate. Rimasto in città dopo la conquista
crociata, ricoprì incarichi ufficiali anche sotto l'amministrazione
latina, catturato dai bulgari durante la battaglia di Adrianopoli
(1205), fu da questi messo a morte poco dopo.
Giorgio
Oinaiotes, il gran ciambellano, capo dei funzionari
eunuchi.
Giovanni
Ionopolites, l'eunuco che ricopriva la carica di parakoimomenos
(responsabile della sacra camera da letto dell'imperatore) e che ebbe
anche incarichi militari.
Nicolò Rosso, lombardo, è
indicato nel romanzo a capo della delegazione bizantina inviata da
Alessio III a Scutari, dov'era acquartierato l'esercito crociato, per
negoziare la pace (cfr. Paolo Rannusio, Della
guerra di Costantinopoli per la restitutione de gl'imperatori Comneni
fatta da' sig. venetiani, et francesi l'anno 1204,
1604, che è una traduzione piuttosto libera della Histoire
de la conquête de Constantinople di Goffredo
di Villehardouin commissionatagli da Francesco Contarini).
Rambaldo
di Vaqueiras, poeta e soldato
provenzale giunse alla corte di Bonifacio di Monferrato nel 1192 e ne
divenne il più rinomato trovatore nonché amico personale del
marchese che seguì nelle sue avventure militari. Fu con lui anche
nella Quarta Crociata e nel Regno latino di Tessalonica (1205)
assegnato a Bonifacio dove ricevette - come lui stesso scrive nella
sua Lettera epica -
un'importante terra ed
una buona rendita. Morì
molto probabilmente nel 1207 insieme a Bonifacio in un'imboscata
tesagli dai predoni bulgari al ritorno da una spedizione contro le
loro basi sui monti Rodopi.
Conone
di Bethune, anch'egli poeta e
cavaliere partecipò alla Crociata al seguito di Baldovino di Fiandre
come oratore ufficiale. Dopo la conquista ricoprì vari incarichi di
prestigio durante il regno di Baldovino (1204-1205) e quello del
fratello Enrico (1205-1216). Alla morte dell'imperatrice reggente
Jolanda di Fiandre (1219) fu scelto a sua volta dai baroni come
reggente ma morì poco dopo.
Note:
(1) Anna Angelina aveva sposato in prime nozze (<1190) il sebastokrator Isacco Comneno, un pronipote di Manuele I (1143-1180). Nel 1196, inviato dal suocero a combattere contro i Bulgari, alla frontiera settentrionale dell'impero, Isacco era stato sconfitto e catturato in uno scontro nei pressi di Serre, morendo poco tempo dopo nella prigione di Tarnovo e lasciandola vedova. Da questa unione era nata una figlia, Teodora Angelina Comnena.
(2) Il Codice gr.122 conservato nella Biblioteca Estense di Modena è una copia manoscritta realizzata nel XV sec. della Epitome delle storie di Giovanni Zonara che abbraccia un periodo compreso tra la creazione del mondo e la morte di Alessio I Comneno (1118). In questa redazione del XV secolo è stata aggiunta una lista, accompagnata a margine dai relativi ritratti, degli imperatori e delle loro consorti saliti sul trono dopo Alessio I fino alla caduta dell'Impero.
Note:
(1) Anna Angelina aveva sposato in prime nozze (<1190) il sebastokrator Isacco Comneno, un pronipote di Manuele I (1143-1180). Nel 1196, inviato dal suocero a combattere contro i Bulgari, alla frontiera settentrionale dell'impero, Isacco era stato sconfitto e catturato in uno scontro nei pressi di Serre, morendo poco tempo dopo nella prigione di Tarnovo e lasciandola vedova. Da questa unione era nata una figlia, Teodora Angelina Comnena.
(2) Il Codice gr.122 conservato nella Biblioteca Estense di Modena è una copia manoscritta realizzata nel XV sec. della Epitome delle storie di Giovanni Zonara che abbraccia un periodo compreso tra la creazione del mondo e la morte di Alessio I Comneno (1118). In questa redazione del XV secolo è stata aggiunta una lista, accompagnata a margine dai relativi ritratti, degli imperatori e delle loro consorti saliti sul trono dopo Alessio I fino alla caduta dell'Impero.
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