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venerdì 29 luglio 2011

Hagia Sophia, Mistrà

Chiesa di Santa Sofia


Prospetto settentrionale
 
Prospetto orientale

 Fatta edificare nel 1350 da Manuele Cantacuzeno, primo despota di Morea (1349-1380) è del tipo a due colonne (gli altri due angoli della cupola poggiano su setti murari longitudinali provenienti dall'abside) e a pianta allungata con nartece e paraekklesion.
Sul lato settentrionale la chiesa è fiancheggiata da un porticato a tre arcate che termina ad est con un'ampia cappella – la cui muratura appare simile a quella delle absidi, sì da farla ritenere coeva alla fondazione della chiesa – che sporge dalla facciata absidale mentre lungo il lato meridionale è affiancata dal paraekklesion che appare invece incluso nella pianta originale.
Il porticato settentrionale termina inoltre ad ovest con la torre campanaria, ad ovest della quale sono addossate tre camere quadrate a calotta probabilmente destinate ad altrettante sepolture reali.
La facciata occidentale era preceduta a sua volta da un porticato oggi completamente in rovina.

Prospetto occidentale

Sepolture: Maddalena Tocco (Teodora), prima moglie di Costantino XI, quando Costantino ascese al trono imperiale le sue spoglie furono però trasferite nella chiesa costantinopolitana di S.Salvatore in chora, (probabilmente nella tomba del XV secolo non ancora identificata nel nartece esterno), qui dovrebbe essere rimasto quindi solo un cenotafio; Cleofe Malatesta,  moglie di Teodoro II despota di Morea.


Silvia Ronchey avanza l'ipotesi che, nella più occidentale delle tre camere a calotta (C sulla pianta e in primo piano nella fotografia) sia stata inizialmente sepolta Cleofe Malatesta. Questo è il resoconto del suo sopralluogo:
Il τάφος in questione, pur avendo due lastre tombali, parrebbe essere stato adibito infatti ad una singola sepoltura. Alla ricognizione odierna, inoltre, le esili tracce di affresco che si trovano nell'absidiola, sul lato orientale, mostrano in alto a sinistra una piccola Theotokos con Bambino. In basso potrebbero congetturarsi due figure, a sinistra una maschile, in posizione eretta e a destra una femminile, orante, rivolta alla Theotokos (…). Al centro del catino absidale, a destra della Vergine, doveva presumibilmente trovarsi un'immagine del Pantokrator, oggi scomparsa, a sormontare la crux golgothana con pendenti, ancora leggibili, di cui s'intravedono l'α e l'ω (1).

Affreschi:
Nell’abside è raffigurato il Cristo benedicente. Questo fa pensare che in origine la chiesa fosse
dedicata al Redentore (Cristo Zoodotis, dispensatore di vita, come è nominata nella Cronaca di Sfranze la chiesa dove furono sepolte le due spose reali) anziché alla Divina Saggezza. Nella volta del bema è raffigurata l'Ascensione, con il Cristo racchiuso in una gloria circolare sostenuta da quattro angeli.


 
Cappelle orientali:
A (paraekklesion). Nella cupola la Vergine blacherniotissa circondata, sul registro inferiore, dalla Divina Liturgia. Sulla parete ovest, la Natività di Maria.

cupola
 
Natività di Maria 

B. Nella cupola il Cristo tra le schiere degli angeli. In due nicchie lungo le pareti sud e nord  due grandi Arcangeli in piedi, a sottolineare la natura funeraria della cappella che contiene anche una tomba. Nell'abside la Vergine platytera (“più ampia dei cieli”, col bambino racchiuso in un disco) tra due angeli. La Dormizione della Vergine sulla parete sud e la Discesa agli inferi in quella nord. L'Annunciazione ad est e la Crocifissione ad ovest.

L'arcangelo Gabriele
 
Nel catino absidale, la Vergine platytera affiancata da due angeli. L'arcangelo Gabriele, a sinistra del catino, e la Vergine inginocchiata, a destra, rappresentano l'Annunciazione.

Dormizione della Vergine

L’elegante edificio oblungo a nord ovest del campanile, con numerose absidi e aperture, era il refettorio del monastero, decorato con numerose figure di santi.

Refettorio
 
Note:
 




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