Pochi chilometri a nordest di Spalato.
La fortezza presidia l'unico accesso dalla Bosnia alla costa dalmata ed ha sempre avuto un alto significato strategico, secondo alcuni il termine Klis deriverebbe infatti dal latino Clavis (chiave) a significare che chi la teneva aveva in mano le chiavi della Dalmazia.
La strada che conduce da Klis a Salona era nota come via Gabinia e risale all'epoca di Tiberio (14-37)
Le antiche tribù illiriche dei dalmati furono i primi abitanti a costruire qui una fortezza. Furono ripetutamente sconfitti dai Romani e definitivamente conquistati nel 9 a.C.
Dal 9 a.C. fino alla sua caduta (476) appartenne all'Impero romano.
Nel 537 viene conquistata dai bizantini che la tengono fino al 614.
1513-1537 è tenuta da Petar Kruzic, nobile croato. Sottomesso solo formalmente a Ferdinando I d'Asburgo difese la fortezza dai turchi per circa 25 anni.
1537-1648 Impero ottomano.
1648-1797 appartiene alla Serenissima. Nel 1648, durante la guerra di Candia, i veneziani, al comando di Leonardo Foscolo strappano la fortezza agli ottomani e la terranno fino alla caduta della Repubblica.
1797-1805 appartiene all'Impero austro-ungarico.
L'aspetto attuale della fortezza, passata nel corso dei secoli attraverso numerose ristrutturazioni, è in larga parte quello impresso dai lavori di anmodernamento compiuti dai Veneziani durante il XVII sec.
1. Porta principale
3. Avanzato
4. Seconda porta
5. Torre Oprah
6. Caserme
7. Terza porta
8. Porta della torre laterale
9. Armeria
10. Antica polveriera
11. Residenza del Governatore
12. Nuova polveriera
14. Chiesa di S.Vito
15. Bastione Bembo
Presenta una triplice circonvallazione difensiva, ognuna con la sua porta d'accesso principale.
Prima cinta muraria: la porta principale fu eretta dagli austro-ungarici agli inizi del XIX sec. In sostituzione di quella veneziana che risaliva agli inizi del XVIII.
A sinistra della porta c'è una fortificazione di epoca veneziana, c'è poi il corpo “Avanzato”, sempre di epoca veneziana anche se successivamente rinnovato mentre al piano terra della fortificazione c'è uno stretto corridoio a volta chiamato “casamatta”.
La prima porta vista dall'interno, sulla destra, le fortificazioni dell'avanzato
Seconda cinta muraria: la seconda porta, che fu significativamente danneggiata durante l'assedio del 1648, introduce alla parte più antica della fortezza. Il suo aspetto attuale è anch'esso dovuto ad un rifacimento austro-ungarico dei primi dell'800. Lungo il muro prossimo alla seconda porta si staglia la torre Oprah, menzionata già nel 1335 ma rinforzata dai veneziani nella sua parte inferiore.
Nei pressi della porta ci sono postazioni d'artiglieria costruite dagli austro-ungarici. Nel 1931 il piano superiore è però crollato e pertanto rimane attualmente solo quello inferiore.
Torre di Oprah (5)
Terza cinta muraria: Al suo interno si trova la residenza del governatore (11), costruita dai veneziani dopo la conquista sulle fondamenta di edifici più antichi, riparata poi in epoca austro-ungarica. Sulla cima della collina si trova una nuova polveriera (12) costruita agli inizi del XIX sec.
Ingresso alla terza cinta muraria
La residenza del Governatore
Chiesa di S.Vito (14): dopo la prese di Klis nel 1547, gli ottomani costruirono una moschea quadrata, voltata a cupola e provvista di minareto (14) sui resti di una più antica chiesa cattolica. Subito dopo la conquista i veneziani abbatterono il minareto e la convertirono in chiesa cattolica. All'interno dovevano esserci tre altari (uno dedicato a S.Vito, uno alla Vergine ed il terzo a S.Barbara). Si nota anche una fonte battesimale barocca che fu posta qui nel 1658.
cupola di S.Vito
Bastione Bembo (15): ad ovest della chiesa, è la più larga postazione d'artiglieria di tutta la fortezza, dotata di ampie feritoie per i cannoni, fu costruita dai veneziani in luogo della più antica torre di Kruzic e della posizione difensiva detta Speranza.
Bastione Bembo
Nessun commento:
Posta un commento