giovedì 5 gennaio 2017

La preta re lo Piesco (Castello del Pesco)

La preta re lo piesco (Castello del Pesco), Frigento
Procedendo lungo la strada che da Frigento conduce a S.Angelo dei Lombardi, poco dopo un distributore di benzina, si prende a sinistra per una strada interpoderale al 4-5 km della quale s'incontra la fortezza.

 
L'insediamento si sviluppa in epoca longobarda come abbazia-fortezza e se ne ha testimonianza, per la prima volta, in un documento del 1075, dove si fa riferimento ad una donazione fatta al monastero beneventano di Santa Sofia da parte di Roberto il Guiscardo.

 
Il toponimo “Pesco” deriverebbe dall’ osco peesslùm-pestulùm (basamento); dal latino pesculus-pesculum (pietra sporgente, roccia) e da qui il dialetto “peskone, pischone”; oppure dal greco pessòs (masso, macigno).
Il termine “Pesco”, quindi, farebbe riferimento al grande sperone roccioso su cui ancora oggi si sostiene l'abbazia-fortezza longobarda detta e conosciuta come La preta re lo Piesco che domina il vado di Carifi. Tipici della zona meridionale, questi grossi spuntoni di roccia hanno dato il nome anche a diverse località vicine, come Pesco Sannita (Bn) e Pescopagano (Pz).

 
La piccola chiesa a pianta rettangolare, costruita con materiali e tecniche locali (pietra calcarea e muratura a sacco) è probabilmente sovrapposta alla precedente rocca difensiva. I profili delle nicchie e delle finestre a saetta, ancora oggi visibili, palesano la disposizione delle funzioni liturgiche.
La statua raffigurante un angelo che estrae la spada, ivi collocata in epoca recente, allude alla probabile dedicazione del complesso abbaziale a San Michele Arcangelo, per il quale i Longobardi avevano una particolare venerazione.


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