martedì 14 maggio 2013

Porta Metronia

Porta Metronia

Porta Metronia in un'incisione del 1577

Nel tempo le furono assegnati vari nomi, ma sembrano tutti (compreso quello attuale) deformazioni da un originale Metrovia (derivato forse da un qualche Metrobius o Metronianus che pare potesse avere dei possedimenti in zona, durante il basso impero).
Un'ipotesi un po' fantasiosa, nata ad opera dei filologi del XIV secolo, la definisce Porta Metaura, facendone derivare il nome da meta aurum, cioè il luogo in cui veniva depositato e pesato l'oro dei tributi che le province versavano a Roma, prima che venisse trasferito nelle casse dello Stato. Ma nessun elemento suffraga quest'ipotesi.
L'unico nome che si discosta da queste radici è "Porta Gabiusa", dovuto al fatto che per la via che da lì partiva (l'attuale via Gallia), era possibile arrivare alla città di Gabii.

Originariamente non rivestiva particolare importanza, tant'è che fu aperta con le caratteristiche di una posterla di terz'ordine, più o meno come le porte Pinciana e Asinaria; ma mentre queste due vennero promosse al rango di porte vere e proprie in occasione dei restauri operati intorno al 403 dall'imperatore Onorio, la Metronia rimase ancora a lungo una semplice apertura di servizio. Ad ulteriore conferma della scarsa importanza, unica tra tutte le porte di Roma, si apriva alla base di una torretta merlata sporgente sul lato interno del muro che, in quella zona, compie un'ampia curva.
 
La torretta merlata su cui si apriva la porta
 
Il fornice, senza stipiti e architravi, è un semplice arco in laterizio, tuttora visibile da entrambi i lati sebbene sia murato. La chiusura sembra possa farsi risalire al 1122, quando il papa Callisto II utilizzò la porta come passaggio dell' Acqua Mariana (Marana), rendendola pertanto inaccessibile al traffico cittadino.
Dal 1173 in diversi documenti compare la denominazione Porta Metromii in Pantano: evidentemente la Marana, nell’incanalarsi nella conduttura sotto la Porta, andò a formare uno stagno; e a partire dal XIII secolo l’area fuori Porta Metronia fu detta Lo Pantano, le acque stagnanti furono la causa prima di un’epidemia che colpì gli abitanti del Celio. Il problema fu definitivamente risolto con l’apertura della Passeggiata Archeologica, tutta la terra qui scavata fu scaricata nell’area di Piazzale Metronio e di piazza di Porta Metronia; questo portò ad un notevole innalzamento del piano e sotterrò completamente il varco idrico.

Il fornice murato di Porta Metronia
 
I quattro archi laterali (che hanno usurpato il nome alla porta ormai chiusa) furono aperti, per motivi di viabilità cittadina, in due fasi successive nella prima metà del secolo scorso.



 
 
 
 


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