San Polieucto
chiesa del Re, Monastero di Studenica (Serbia), 1313-1320
San Polieucto, soldato della XII Legio
Fulminata stanziata a Melitene, in Armenia, subì il martirio sotto
l'imperatore Decio (249-251) attorno al 250.
Con la promulgazione di un decreto
detto del Libellus era stato prescritto a tutti i cittadini
romani, sotto pena di morte, di proclamare pubblicamente e attraverso
un sacrificio la propria devozione alle divinità romane. Questo dava
diritto al Libellus, un certificato che attestava il rispetto
degli antichi culti e quindi l'appartenenza a Roma. Polieucto rifiutò
di farlo e confessò pubblicamente la sua fede in Cristo. Persistette
nella sua scelta anche davanti alle esortazioni del suocero Felice,
che era governatore, e della moglie Paolina. Mantenendo la promessa
fatta al suo amico Nearco, che lo aveva convertito al Cristianesimo,
il Santo si dimostrò fermo nel suo credo e per questo morì
decapitato.
Nessun commento:
Posta un commento