sabato 20 maggio 2023

Alessio Filantropeno Tarchaniote

 Alessio Filantropeno Tarchaniote


Nacque intorno al 1270, secondogenito di Michele Tarchaniotes (1) – che fu protovestiarius e mega domestikos sotto Michele VIII (1261-1282) - e della figlia (di cui non si conosce il nome) di Alessio Ducas Filantropeno, il mega doux che guidò la flotta imperiale contro i latini nella vittoriosa battaglia di Demetriade (1273).
Sposò Teodora Akropolitissa da cui ebbe un figlio di nome Michele.
Nel 1290 Andronico II (1282-1328) lo insignì del titolo di pinkernes (2) e poco dopo lo pose al comando del thema di Thrakesion, ovverosia della gran parte di ciò che rimaneva dei possedimenti dell'impero in Asia, eccezion fatta per le città della fascia costiera e per il thema di Bythinia (Nicea).
Nei due anni successivi al suo insediamento, nonostante i pochi mezzi a disposizione, ottenne prestigiose vittorie contro i turchi, riconquistando importanti città (Tralle, Priene, Nysa) e liberando Philadelphia dall'assedio. Avanzò quindi nel sud invadendo l'emirato di Menteshe e costringendo i turchi di Mileto a riconoscere l'autorità del basileus e versargli un tributo annuale. 

La situazione in Asia prima della campagna di Alessio Filantropeno

Fece molti prigionieri che, venduti come schiavi, gli permisero di mantenere l'esercito mentre molti turchi, spaventati dal pericolo mongolo, si arruolarono sotto le sue bandiere. Divenuto popolarissimo si vide offrire la corona imperiale dalle popolazioni locali, vessate dalla politica fiscale di Andronico, che in un primo tempo rifiutò, chiedendo all'imperatore di essere trasferito altrove. Per ragioni non del tutto chiare accettò invece nell'estate dell'anno successivo, facendosi incoronare nella chiesa di San Giovanni Prodromo a Filadelfia e dando il via alla ribellione. 

Gli imponenti resti della cattedrale di San Giovanni Prodromo a Filadelfia

Non ottenne però – come forse sperava – il controllo di tutte le provincie asiatiche perchè il governatore di Nicea, Libadario, che controllava le provincie settentrionali e quello di Efeso, Teodoro Paleologo, fratello di Andronico nonché genero di Libadario, rimasero fedeli alla corona. Iniziarono quindi i negoziati e Andronico offrì a Filantropeno il titolo di cesare probabilmente al solo scopo di farlo sentire sicuro e prendere tempo. Libadario nel frattempo riuscì a corrompere alcuni soldati cretesi dell'esercito di Alessio che con un colpo di mano catturarono il generale e glielo consegnarono. Alessio fu accecato (forse non completamente) e per trent'anni scompare del tutto dalle cronache.

Nel 1324, dopo che i comandanti che erano succeduti ad Alessio in Asia avevano perso gran parte delle provincie, Andronico perdonò Alessio e lo rimandò in Asia con il compito di salvare l'esclave di Philadelphia (l'attuale Alaşehir) che ancora resisteva completamente circondata e assediata dai turchi. Le cronache raccontano che non gli fu affidato alcun esercito ma fu sufficiente la notizia che “il Belisario dell'età paleologa” stava arrivando al fronte per far desistere i turchi dall'assedio. Fu quindi nominato governatore della città dove rimase fino al 1326-1327. Nel 1336 lo ritroviamo a fianco di Andronico III (1328-1341), al comando della forza di sbarco che riconquista l'sola di Lesbo che era stata occupata l'anno prima da Domenico Cattaneo, signore di Focea. Ancora una volta diede prova delle sue capacità militari assediando ed espugnando Mitilene dove si erano asserragliati i genovesi. Rimase nell'isola come governatore e lì si spense probabilmente nel 1341.


Note:
(1) Michele Tarchaniotes era figlio di Niceforo Tarchaniotes e Maria Paleologina (poi monacatasi con il nome di Marta), sorella di MicheleVIII. Tramite la nonna paterna Alessio era dunque imparentato anche con la casa regnante dei Paleologi.
(2) designava il “coppiere dell'imperatore”, secondo il catalogo dello pseudo-Codino era al quindicesimo posto nella gerarchia dei titoli di corte.


Narrativa moderna e contemporanea 

Incentrato sulla figura del Filantropeno, il romanzo racconta la campagna di riconquista del generale ed il successivo tentativo di usurpazione. La ricostruzione storica è dettagliata ed aderente ai fatti, i personaggi di fantasia s'integrano a quelli realmente esistiti in un amalgama con cui una prosa scattante stende un vivido affresco delle vicende storiche che penetra appieno lo spirito del tempo. Molto godibile.



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