sabato 6 gennaio 2018

Il Triopio di Erode Attico: la Torre valca e il colombario di Costantino

Il Triopio di Erode Attico: la Torre valca e il colombario di Costantino


La Torre Valca (8)

Proseguendo oltre il Ninfeo di Egeria, in direzione di via dell’Almone, si incontra una torre costruita in età medievale per il controllo di un ponte sul fiume Almone (attualmente si conserva un ponticello di legno).

La tecnica edilizia in blocchetti parallelepipedi di tufo e peperino consente di datarla al XII-XIII secolo, ma la struttura è stata interessata da numerose ristrutturazioni. La torre, che era difesa da un antemurale e fornita di ponte levatoio che conduceva direttamente al primo piano, in una fase successiva alla costruzione originaria fu probabilmente sede di una valca (dal longobardo walkan che significa “rotolare”, in riferimento ai rulli utilizzati per lavare la lana. La valca è infatti un mulino ad acqua adibito alla lavorazione e al lavaggio della lana).
In età medioevale il dispositivo difensivo della valle dell'Almone poteva contare su quattro torri di avvistamento, disposte a circa 2.5 km. una dall'altra e che potevano comunicare a gesti o a mezzo di segnali luminosi: la cosiddetta Torre Petro, eretta sopra il mausoleo di Priscilla, una torre che si alzava nei pressi del cenotafio di Annia Regilla, la torre oggi inglobata nel casale della Vaccareccia e quella in oggetto. Le ultime tre nel 1656 risultano già essere state convertite in valche, giacchè, nel corso della violenta epidemia di peste che colpì la città, vengono adibite al lavaggio e alla disinfestazione dei panni infetti.


Il Colombario di Costantino (7)

Il cosiddetto colombario erroneamente attribuito a Costantino è in realtà un sepolcro a tempietto che risale al II secolo, un sepolcro collettivo in cui venivano deposte, all’interno delle nicchie che si aprivano sulle pareti, le urne con le ceneri dei defunti.

 
Il monumento ha la forma di un tempio in antis, cioè con un protiro originariamente voltato a botte e sostenuto da due colonne posto davanti all’ingresso principale: anche se oggi le colonne sono scomparse, rimangono i due muri laterali sporgenti. Presenta una pianta rettangolare, su due piani, con portico anteriore, costruito in mattoni gialli per le parti strutturali e rossi per i particolari decorativi.
L'ingresso alla camera funeraria

 L’edificio è diviso in due piani: in quello inferiore era localizzata la camera funeraria, a cui si accedeva da una porta sul lato lungo a nord-est, in cui venivano deposti i sarcofagi, mentre al piano superiore, come di consueto, si svolgevano le cerimonie funebri e le feste in onore dei defunti.

L'interno del monumento con le nicchie per le sepolture

Durante il Medioevo l’edificio fu trasformato in mulino: un canale d’acqua regolato da una chiusa entrava nella costruzione facendo girare una macina orizzontale.

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