venerdì 21 febbraio 2014

I bagni di Dafne, Siracusa

I bagni di Dafne, Siracusa

L'area archeologica dell' Arsenale greco

Nel 1934 (cfr. Cinegiornale Luce del 6 marzo 1935), nell'attuale via Arsenale a Siracusa, sono stati portati alla luce i resti di un piccolo edificio che si intravede oggi all'interno dell'area archeologica recintata – in cui è stato identificato il cosiddetto Arsenale greco (1) - di fronte allo Sbarcadero S. Lucia sul Porto Piccolo.
Un incerto passo di Teofane (Chronographia, I, 535) identifica in questo piccolo complesso termale, la cui denominazione era associata al mito di Dafne che probabilmente vi era raffigurata in un grande affresco, il luogo in cui fu assassinato l'imperatore bizantino Costante II (G.Cultrera, 1936).

Il 15 luglio (o il 15 settembre) del 668 Costante II fu ucciso da un cortigiano – un certo Andrea figlio di Troilo - che, mentre l'imperatore prendeva il bagno in una delle vasche di queste terme, gli versò sul capo acqua calda e sapone e poi, approfittando della sua momentanea cecità, lo colpì a morte con un vaso di bronzo. Poco dopo l'assassinio, il generale armeno Mesezio, conte (Comes) degli Opsiciani, fu proclamato imperatore dalle truppe stanziate a Siracusa.
Le costruzioni mostrano di appartenere alla media età imperiale con successivi restauri del periodo bizantino. Appaiono quindi necessarie ulteriori indagini di scavo anche per identificare meglio la struttura delle terme che si trovano in parte al di sotto di un palazzo moderno.


Bagni di Dafne
 
La parte visibile dell'edificio si sviluppa intorno ad un cortile lastricato avente pianta ad L, a nord del quale trovano altri ambienti: il Tepidarium con delle vasche anticamente rivestite di lastre marmoree, il Calidarium e piccoli ambienti annessi (probabilmente i praefurnia).
 
Bagni di Dafne


Note:

(1) Si tratta di un complesso di lastroni di roccia calcarea che costituivano gli scali e gli scivoli, su cui si possono individuare i solchi, gli incassi e le basi di pilastri che dovevano servire di appoggio per le macchine da guerra - forse ideate da Archimede - per tirare in secco le navi.

(2) All'epoca di Costante II, Il thema degli Opsiciani comprendeva la parte settentrionale dell'Asia Minore bizantina ed aveva per capoluogo Nicea. Era il quarto in ordine di importanza e forniva all'esercito imperiale molti picchieri, arcieri e cavalleria leggera (c.ca 6.000 uomini nella metà del IX secolo). Traeva il nome (letteralmente, opsiciani=ossequienti) da quello di un antico corpo della guardia imperiale e, a differenza degli altri themata, era l'unico ad essere governato da un Komes (conte) anziché da uno Strategos.

1 commento:

  1. Grazie, articolo interessante e la segnalazione del filmato dell'istituto Luce è una vera "chicca".

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