La piccola cittadina di Nona (Nin, in croato) è situata nell'entroterra zaratino a circa 15 km. da Zara. Presenta due chiese di estremo interesse.
chiesa di S.Nicola
La chiesa si trova su un tumolo di terra alzato in epoca preistorica nel campo d'incoronazione Prahulje presso Nin, e rappresenta il più romantico monumento della storia di Nin. Secondo la tradizione, a Nin furono incoronati sette re e durante l'incoronazione il sovrano incoronato arrivava a cavallo fino alla chiesa di San Nicola dove si presentava al popolo ed in segno del suo regno sovrano tagliava sul tumolo con la sua spada i quattro punti cardinali.
La chiesa è l'unico esemplare di architettura romanica di fine XI- primo XII sec., con una pianta centrale trilobata ed i costoloni della volta a crociera. E' sormontata da una torre merlata a pianta ottagonale eretta nel XVI secolo.
La chiesa è l'unico esemplare di architettura romanica di fine XI- primo XII sec., con una pianta centrale trilobata ed i costoloni della volta a crociera. E' sormontata da una torre merlata a pianta ottagonale eretta nel XVI secolo.
chiesa della Santa Croce
Edificata nel IX secolo e ristrutturata nel XII viene pubblicizzata per essere la “cattedrale più piccola del mondo”.
La chiesa ha la forma di una croce greca libera con molte irregolarità nella disposizione della pianta. Le facciate esterne sono decorate da nicchie cieche, tre sui lati est e ovest ed una su quelli nord e sud.
La cupola, il tratto dominante della costruzione, è di forma elissoidale allungata ed irregolare, particolarmente ristretta verso la cima. Il tamburo è anch'esso decorato esternamente da finestre cieche.
Sull'architrave della porta d'ingresso, istoriata dalla decorazione pleter, si trova incisa la dedica del conte Godečaj (Godesav) che non è ancora stata storicamente chiarita.
Secondo lo studioso Mladen Pejakovic le irregolarità architettoniche e la particolare collocazione della chiesa fanno sì che la luce del sole durante gli equinozi ed i solstizi la illumini sempre nello stesso modo. La chiesa sarebbe stata concepita come una sorta di orologio solare e di calendario.
La chiesa sorge all'interno di un'area precedentemente occupata da una vasta necropoli paleocristiana (sono state ritrovate circa 170 tombe).
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