La cima del promontorio che divide le due spiagge che in passato erano i due porti di Kassiopi fu fortificata già in epoca romana. Nel 577 i Goti devastarono il villaggio e rasero al suolo la fortezza che fu ricostruita dall'imperatore Maurizio (582-602).
Nel novembre del 1084, nelle acque della sua baia, la flotta normanna di Roberto il Guiscardo che cercava di riconquistare l'isola, fu sonoramente sconfitta dall'attacco congiunto delle navi bizantine e veneziane.
Mantenuta in opera durante la dominazione angioina (1266-1386), la fortezza fu demolita dai Veneziani nel 1386, quando sferrarono il massiccio attacco contro l'isola, conquistarono il castello e lo smantellarono per ricostruirlo circa cento anni dopo. Il nuovo castello venne in seguito gravemente danneggiato nel corso delle incursioni turche del 1537 e del 1571, dopo la quale fu giudicato indifendibile dai veneziani e abbandonato. In questo modo però la città rimase indifesa e gli abitanti furono costretti a cercare rifugio nei villaggi arroccati sul monte Pantokrator. Il suo aspetto attuale è quindi dovuto in gran parte alla ricostruzione veneziana del XV secolo.
La cinta muraria, rafforzata da 19 torri a pianta quadrata e circolare, ha un'estensione di circa 1 km e la forma di un quadrilatero.
L'Ingresso principale, rafforzato ai lati da due massicce torri quadrate
L'ingresso principale visto dall'interno
Il corpo di guardia nel torrione posto a difesa dell'ingresso
Una delle torri quadrate che rinforzavano la cinta
Porta d'accesso
In effetti tutto torna, quindi noi visitiamo i ruderi di un forte veneziano. Chissà perché diventato indifendibile. Il posto restaurato co fondi europei e dotato di percorsi notturni, e ormai abbandonato, a causa di un percorso di accesso molto brutto che nessuno ha predisposto.
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